Breve cronaca della trasferta in quel di “Roma capitale”

 

Al di là del risultato negativo, andare in trasferta nella capitale d’Italia, sia che si giochi con la Lazio o con la Roma, diventa una impresa coraggiosa PER noi tifosi.

Dopo aver subito ai posti di blocco (Roma nord / Roma sud) controlli “laboriosi” si viene scortati all’olimpico… e qui comincia il bello!

 

Solamente⁠ ⁠due tornelli aperti (di cui uno poco funzionante)

 

Controlli pazzeschi con steward e forze dell’ordine incattiviti con noi tifosi e inevitabile coda per entrare… (si rischia anche di venire schiacciati, tutto questo sotto gli sguardi di steward e poliziotti che danno l’impressione di “godere” di queste problematiche)

 

Un’ ora di attesa post partita prima di essere “rilasciati”…. Per poi avere un deflusso dei tifosi senza forze dell’ordine e 2 km a piedi per raggiungere i nostri bus, che non sono nemmeno statti scortati nel tragitto verso l’autostrada…

 

C’è da pensare che per fortuna almeno il risultato è stato favorevole ai padroni di casa, sennò sarebbe stato tutto più pericoloso…

 

 

Ultima osservazione: biglietti venduti senza carta del tifoso…

Ormai capire come vengono messi in vendita i biglietti è diventato “un terno al lotto” in cui bisogna di volta in volta capire non solo quando ma anche come vengono messi in vendita i biglietti… L’ideale sarebbe che tutte le società si mettano d’accordo sull’uso di questo “strumento” in modo che non sia ogni volta utilizzano oppure no, in base a regole che non si riescono a “decifrare” rendendo difficile, per il tifoso, capire cosa gli serve per andare allo stadio.