Il grande cuore rossonero di Rovigo batte forte e raccoglie più di 2mila euro per la Fondazione Città della Speranza
La città ha abbracciato il grande campione Daniele Massaro che ha inaugurato, a distanza di quasi 30 anni, il Milan Club Rovigo Rossonera. Sport, amicizia e tanta solidarietà.
La città di Rovigo ha dato, sabato 14 ottobre, il suo grande abbraccio a Daniele Massaro che, a distanza di quasi 30 anni, è tornato per tagliare il nastro del Milan Club Rovigo Rossonera in piazza Vittorio Emanuele II ed assieme alla leggenda rossonera, campione del mondo 1982, è arrivata anche la Coppa dei Campioni (grazie all’Associazione Italiana Milan Club) vinta dal Milan nel 2007 in quel di Atene, esposta poi a bordo campo allo stadio “Gabrielli” durante la “1^ Partita per la Speranza”. Questa partita di beneficienza, che ha visto scendere in campo le formazioni delle due compagini che hanno organizzato l’evento benefico, Milan Club Rovigo Rossonera e Fondazione “Carobbi-Ceregatti”, con l’unico fine di raccogliere fondi in favore della Fondazione Città della Speranza di Padova da destinare alla ricerca scientifica per sconfiggere le malattie pediatriche.
E la missione che si erano prefissati le due associazioni si può dire compiuta, dato che sono stati raccolti più di 2mila euro.
La giornata ha avuto ufficialmente inizio a mezzogiorno, quando Massaro è arrivato alla Birreria Pedavena, sede ufficiale dei milanisti rodigini.
Lì è stato accolto come una vera e propria star da un centinaio di tifosi e tifose di tutte le età che si erano radunati per dare il benvenuto (o meglio, il bentornato) a colui che, il 9 maggio 1994 aveva inaugurato la prima sede del Milan Club locale e dopo neanche dieci giorni, il 18 maggio 1994, realizzava la doppietta in finale di Champions League nello storico 4 a 0 contro il Barcellona di Cruijff.
Dopo il taglio del nastro, assieme al presidente del Milan Club rodigino, Loris Milan, Massaro, che ricopre l’incarico di AC MILAN Brand Ambassador, ha ricordato le emozioni che ha fatto provare a tifosi ed intenditori del pallone, il grande calcio giocato con Sacchi e Capello, il ricordo del Presidente Berlusconi (Massaro è stato il primo acquisto che ha inaugurato quell’era) ma anche il rapporto intimo con il Veneto.
“Sono molto legato a queste terre – ha detto con una punta di commozione – perché venendo qui ho visto il cartello ‘ESTE’ e mio padre è nato proprio lì. E sentir dire ‘uno di noi’ mi fa ancora tanta tenerezza e mi provoca grande gioia”. Massaro ha anche voluto dare una lezione ai più piccoli, portando il suo esempio: “Non permettete a nessuno di dire, ‘tanto voi non ce la farete’. Bisogna avere un target, dei sogni e bisogna inseguirli!”. Poi, rivolgendosi al popolo rossonero ha ricordato loro che “potranno cambiare i proprietari di questa società, ma sicuramente non i colori, la passione, l’amore che voi dimostrate. Le persone capiscono che, quando indossano la maglia del Milan, così come lo è per me, questa diventa una seconda pelle. Grazie di essere stati il dodicesimo uomo in tutti questi anni, anche quando la società non ha vinto, voi siete i numeri uno!”.
Dopo una sessione di autografi e foto con i numerosi fan, la festa si è spostata alla Trattoria “al Corno” di Rovigo, dove il campione ha festeggiato pranzando assieme ai propri supporters, facendo anche una telefonata a Giuliana Capisani, la più anziana socia del Milan Club locale. E’ stata infatti per più di 20 anni abbonata allo stadio e, vista la passione per l’attaccante rossonero, era stata scherzosamente soprannominata ‘Signora Massaro’. Ora, a 94 anni, si trova in casa di riposo e l’emozione è stata fortissima quando ha ricevuto la chiamata del suo campione preferito; proprio lui ha promesso di andarla a trovare appena possibile.
Dopo aver ricevuto da Michele Fenzi, segretario del Milan Club e uno dei ‘deus ex machina’ della giornata, un quadro con le figurine originali che rappresentavano la grande carriera del calciatore, i giochi si sono spostati allo stadio “Gabrielli”.
Lì la squadra dei rossoneri locali ha sfidato la formazione della Fondazione “Carobbi-Ceregatti” diretta da Stefano Carobbi (ex compagno di Massaro sia alla Fiorentina che al Milan con il quale ha vinto tutto dal 1989 al 1991) che dopo anni si sono rincontrati proprio a Rovigo. Cristiano Corazzari, Enrico Ferrarese, Mattia Milan, Luca Bellotti, Marco Trombini, Andrea Bimbatti, sono alcuni dei nomi dei rappresentanti politici che hanno indossato casacca e scarpini (o che sono passati a lasciare una testimonianza), per offrire gol e spettacolo al pubblico presente. A vincere, alla fine, è stata la solidarietà di tutti coloro i quali hanno partecipato facendo una donazione, permettendo, come ha ricordato Massaro, di dare un sorriso a chi non ce l’ha.